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Forlì, domani udienza preliminare sul caso di Filippo Narducci

 

Domani mercoledì 15 novembre alle ore 9 presso il Tribunale di Forlì (aula GUP – quarto piano) si terrà l’udienza preliminare del processo che vede imputati 3 poliziotti per calunnia.

I poliziotti Pieri, Foschi e Tizi sono imputati per calunnia in danno di Filippo Narducci per averlo accusato a sua volta ingiustamente di calunnia. Questi i fatti dell’imputazione: in data 13.04.2012, davanti al GIP del Tribunale di Forlì, mentre si discuteva la richiesta di archiviazione del procedimento nato a seguito della denuncia che aveva sporto Narducci nei loro confronti per i reati di lesioni volontarie, falso ideologico, abuso di ufficio e abuso di autorità contro arrestati, i poliziotti, per il tramite del loro difensore di fiducia, avv.to Riccardo Luzi, hanno presentato memoria difensiva nella quale veniva espresso il loro desiderio di “..ottenere una pronuncia nel merito con conseguente trasmissione degli atti alla Procura della Repubblica affinché siano accertati i reati di diffamazione e calunnia commessi dal sig. Filippo Narducci che rappresenterà l’unico modo per rendere giustizia agli odierni indagati…”. Essi ribadivano in udienza, per il tramite del loro difensore, quanto contenuto nella memoria, ottenendo, in sede di ordinanza di archiviazione disposta dal G.I.P. in data 15.05.2012, accoglimento di quanto richiesto, con la trasmissione degli atti alla Procura della Repubblica di Forlì e la conseguente iscrizione del relativo reato ex art. 368 c.p. a carico di Narducci, poi definito con sentenza di non luogo a procedere per insussistenza del fatto.

I fatti:

Filippo Narducci, il 9 aprile 2010, sosta con la sua macchina in un’area di servizio della sua città, Cesena. Dopo pochi secondi, la telecamera di sicurezza riprende l’arrivo di una pattuglia della polizia e dei successivi momenti di “scontro” tra gli agenti e Narducci. Facciamo finta, per un momento, che quel video non esista, e vediamo cos’è successo a Narducci nel racconto dei tre poliziotti: l’uomo viene fermato per sospetta guida in stato di ebbrezza, rifiuta di sottoporsi all’alcoltest, prova a darsi alla fuga e mette in atto atteggiamenti aggressivi e violenti nei loro confronti, viene infine arrestato. Filippo Narducci, invece, la racconterebbe così: sono stato fermato, mi hanno colpito con un pugno al volto e mi hanno arrestato illegalmente. Ci viene in aiuto il video di cui parlavamo prima, quello ripreso dalla telecamera di sorveglianza del distributore di benzina. Si vede Narducci che scende dalla propria automobile in compagnia di un’altra persona, e subito si avvicina ai poliziotti, salvo poi tornare indietro per, come si capirà dai fotogrammi successivi, andare a prendere i documenti, che vengono prontamente mostrati agli agenti. A questo punto assistiamo a un arretramento fisico di Narducci, mentre i tre poliziotti gli si fanno intorno, accerchiandolo e pressandolo fisicamente finché l’uomo non riceve un colpo al volto, casca per terra, viene ammanettato e caricato sulla volante.

Iter giudiziario:
Il 9 giugno 2012 il giudice delle indagini preliminari Rita Chierici accogliendo la richiesta del pubblico ministero Marilù Gattelli, archivia l’esposto presentato da Filippo contro gli agenti Pieri, Tizi e Foschi. In quell’occasione il Gip trasmise gli atti al pubblico ministero affinchè perseguisse penalmente Narducci per calunnia. Filippo aveva già a suo carico un’accusa di resistenza, violenza e lesioni a pubblico ufficiale originata dalla querela dei tre poliziotti che lo fermarono, dal quale viene assolto in via definitiva dalla Suprema Corte di Cassazione nel febbraio 2017. il 27 giugno 2014 Filippo viene assolto da queste accuse e i tre agenti vengono indagati insieme ad un testimone per abuso d’ufficio, falso materiale ed ideologico, falsa testimonianza e lesioni personali. Nel novembre 2015 tre agenti vengono condannati a quattro mesi per lesioni (processo in attesa di appello). Nel febbraio 2017 il gup di Forlì rinvia a giudizio i tre poliziotti per i reati di falso, calunnia, falsa testimonianza e sequestro di persona con prima udienza fissata per il prossimo 25 maggio.

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