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Delitto Varani, suicidio Prato: “Una delle tante morti che si poteva evitare. Governo metta fine a questa strage”

 

L’appello al ministro Orlando di Ilaria Cucchi, presidente dell’associazione Stefano Cucchi Onlus e di Irene Testa, presidente dell’Associazione Radicale ‘Il Detenuto Ignoto’

“Il ministro Andrea Orlando intervenga immediatamente sulla questione carceraria ed emani quanto prima i decreti delegati sulla riforma dell’ordinamento penitenziario, prima che ci sia bisogno anziché di costruire nuove carceri, di esser costretti a costruire nuovi cimiteri. Le giurisdizioni internazionali e l’UE verifichino e spronino l’Italia alle doverose azioni a tutela dei diritti e delle esistenze dei cittadini detenuti”. È l’appello al ministro della Giustizia di Ilaria Cucchi, presidente dell’associazione Stefano Cucchi Onlus e di Irene Testa, presidente dell’Associazione Radicale ‘Il Detenuto Ignoto’, dopo l’ennesimo suicidio in carcere di stanotte: il suicidio di Marco Prato, accusato dell’omicidio di Luca Varani, il 23enne stordito e ucciso a colpi di martello e coltellate il 4 marzo 2016.

“Il suicidio di Marco Prato, avvenuto la scorsa notte nel carcere di Velletri non è che l’ennesimo capitolo della stessa strage che in simili condizioni va avanti ormai da troppo tempo”, dice Irene Testa, presidente dell’Associazione Radicale ‘Il Detenuto Ignoto’, dopo quanto avvento stanotte. “Governo e parlamento sono inerti e non riescono a porre un argine. E’ ora di dire basta a questa strage di legalità e di diritto”.

“E` una realtà che si configura sempre più ripetutamente come vera e propria strage”, aggiunge Ilaria Cucchi. “Sono centinaia le richieste d’aiuto che arrivano alle nostre associazioni. Un grido di fronte al quale gran parte della politica continua a fare orecchie da mercante pur di non assumersi le proprie responsabilità”. Mentre “chi si mostra sensibile al diritto, ai diritti e anche a quelli di chi sconta una pena da recluso, continua a non trovare il coraggio (o la convenienza) di fare le riforme adeguate che necessitano al nostro sistema penale e carcerario e che siano in grado di porre termine in modo istantaneo alla immane violenza di uno Stato, l`Italia, che viola e continua a violare sempre più le sue stesse leggi a tutela del diritto di ogni suo cittadino”.

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